(fotografata al Giardino botanico alpino di Monte Corno - Altopiano di Asiago - Veneto)

Calluna vulgaris (L.) Hull.
Brugo

Ericacee. Pianta perenne,sempreverde, suffruticosa, alta fino a 1 metro con fusti legnosi, prostrati e rami eretti, generalmente glabri.
Foglie lunghe 2-3 mm, opposte, densamente embricate (tipo tegole di un tetto) in 4 file longitudinali, lanceolate-squamiformi.
L'infiorescenza è un racemo apicale, unilaterale, a volte sormontato da una porzione fogliosa.
La corolla rosa o purpurea (raramente bianca) persistente e campanulata, e lunga 3-4 mm. Alla base del fiore sono presenti 6-8 bratteole lunghe circa la metà del calice. Fiorisce da luglio a novembre.
Lunghi aridi e rocciosi, brughiere, pascoli poveri, boschi, cespuglieti, preferibilmente su substrato acido, dal piano fino a 2700 m.
Distribuita nelle zone fredde e temperato-fredde dell'Europa, Asia, America settentrionale; in Italia è comune nelle zone settentrionali, più rara nell'Appennino centrale.
Il nome generico "calluna" proviene dalla parola greca che significa "spazzolare"; infatti i fusti venivano legati insieme per formare spazzole e scope, oltre che intrecciati per formare ceste o accumulati per fare giacigli.
Fornisce cibo ad una grande quantità di animali selvatici e le api ne ricavano un miele delizioso.

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