(fotografata a Costa Serini - Monti Aurunci-Lazio)
Carex humilis Leyss.
Carice minore

Cyperaceae.Pianta perenne, portamento compatto, cespitoso, foglie vecchie abbondanti e persistenti allungate rizoma robusto obliquo non stolonifero e cespo denso, avvolto alla base da fibre brune scure e circondato dalle foglie essiccate degli anni precedenti adagiate orizzontalmente a terra ; culmi centrali gracili, brevi (5-12 cm) eretto-ascendenti, arrossati alla base. Foglie strettamente lineari lunghe 2-3 volte il fusto e larghe 1-1,5 mm, prima piatte e verdi glauche quindi canalicolate e verdi scure, rigide, scabre al margine. 3-5 spighette spaziate lungo il culmo, l'unica superiore maschile ovato-fusiforme paglierina (lar. 2-4 x (10)15-20 mm), le inferiori femminili lunghe 5-10 mm, pauciflore, lasse, con peduncoli di 2-8 mm avvolti da brevi brattee fogliacee biancastre o rossicce con nervatura prolungata in un mucrone; glume delle spighe maschili ottuse, delle femminili cuspidate, ialine (verdi sulla carena); otricelli pubescenti più brevi delle glume, ovato-oblunghi, suberetti, stipitati, paglierino-verdastri, con 3 stimmi. Frutti ad achenio lungo 2 mm racchiuso nell'otricello.Fiorisce da febbraio a giugno
Prati aridi e soleggiati, boscaglie termofile, pascoli e rupi; su calcare, dal fondovalle a 2200 m. Eurasiatiche della zona temperata, dall'Europa al Giappone. Distribuzione in Italia: Tutte le regioni centro-settentrionali; nel meridione nella sola Campania.
Il nome generico deriva dal greco "keìro" = "tagliare", riferendosi al margine fogliare tagliente di alcune specie; l'attributo specifico, dal latino "humus" = "terreno", significa "vicino al suolo, basso, ridotto" ed allude alle piccole dimensioni della pianta.
Specie che, pur abbondando talvolta nei prati magri, può sfuggire all'attenzione per le minime dimensioni. Anche allo stato sterile, è identificabile con una certa facilità per le guaine arrossate alla base dei culmi. Studi particolari hanno accertato la tendenza della pianta a formare cespi di individui raggruppati in cerchi od anelli, con migliori caratteri e vitalità crescente dal centro alla periferia
Scheda realizzata da Silvano Radivo tratta dal sito Actaplantarum

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