(fotografata a Gianola -Lazio)

Euphorbia helioscopia L.
Erba calenzuola

Euforbiacee. Erbacea annuale alta 10-40 cm con fusti eretti o ascendenti, generalmente ramificati alla base, pubescenti soprattutto in alto.
Le foglie alterne hanno la lamina obovato-spatolata, arrotondata e leggermente dentellata all'apice, ottuse, intere con un piccolo mucrone, sono di color verde-chiaro, lunghe fino a 7 cm, e sono disposte nella parte superiore dei rami dove rimangono dalle prime piogge autunnali sino all’inizio dell’estate, epoca in cui si colorano di rosso per la produzione di pigmenti antocianici, e quindi cadono (estivazione) per limitare la traspirazione meglio affrontando in tal modo la siccità estiva. Le infiorescenze sono delle ombrelle a 5 raggi, ogni ciazio circondato da brattee obovate di colore verde-giallognolo, è formato da un involucro a lobi bifidi con delle ghiandole ovali di solito giallastre. Fiorisce tutto l'anno
Incolti, prati aridi, macerie dal piano a 1800 m. Diffusa in gran parte delle regioni del mondo, in Italia è comune in tutto il territorio.
Il genere ha preso il nome Euphorbia da un uomo chiamato Euphorbos, medico di re Giuba di Mauretania nel I secolo a.c. il quale avrebbe usato la pianta per scopi curativi nell'Africa del Nord.

va a Euphorbia hirsuta

va a E
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