(fotografato al Noce del Vico- Monti Aurunci-Lazio)
Pisello di macchia

Fabaceae. Pianta erbacea annua, con fusti cilindrici, esili, prostrati, volubili, rampicanti, alti 40-80 cm. Foglie picciolate, glauche; le medie con due grandi stipole cuoriformi, dentate, abbraccianti il fusto, composte da due-quattro foglioline ovali, terminanti con un cirro ramificato.
Fiori grandi, in racemi allungati, solitari alla fine di un lungo peduncolo.
Corolla bicolore, assai elegante e vistosa, con ali porpora-scuro e vessillo bilobo rosa-tenue, venato di porpora. Fiorisce in aprile.
Specie non molto diffusa, vuole stazioni asciutte e ben assolate, con terreno sassoso, ma non privo di humus, per lo pił di natura vulcanica.

Assieme ad alcuni cereali (farro, frumento, orzo) e ad altre leguminose (vecce, lenticchie e ceci), il pisello fu una delle prime specie domesticate dall'uomo quando, circa 8000 anni fa, nella regione della Mezzaluna Fertile, nacque l'agricoltura.

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