(fotografato al Monte Scalambra - Monti Ernici - Lazio)

Onopordum horridum Viv.


Asteraceae. Pianta alta tra i 5 e 20 dm; foglie spinose, quelle caulinari decorrenti a disposizione alterna. La lamina in genere ha una forma oblunga con bordi sinuato-lobati, oppure in altre specie è decisamente pennata (raramente indivisa); i lobi (o segmenti) sono tutti spinosi. Quelle basali sono soprattutto oblanceolate e grossolanamente dentato-spinose.Le infiorescenze sono formate da grossi capolini peduncolati terminali, solitari o agglomerati (più raramente), all'apice del caule o dei rami laterali. I fiori sono racchiusi in un involucro sub-globoso, allargato o piriforme, formato da diverse squame (o brattee) verdi, lanceolate o lesiniformi, peduncolate o sessili, a superficie liscia o con ghiandole e con bordi profondamente seghettati, disposte in modo embricato su più serie (brattee multi seriate). Le squame superiori sono patenti e con spine molto evidenti. All'interno dell'involucro un ricettacolo piano e carnoso, ricolmo di nettare e non setoloso (ricettacolo nudo senza pagliette), fa da base ai fiori tubulosi. Questi sono inseriti in profondi alveoli limitati da un margine membranaceo. I diametri dei capolini possono arrivare fino a 7 cm.Fiorisce maggio -agosto
Cresce negli incolti, nelle discariche, presso i depositi di immondizie e presso i covili, su suoli aridi d’estate, ricchi in composti azotati, dal livello del mare a 1500 m circa

va a Onopordum illyricum

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