(fotografato a Ciampino-Lazio)
Orobanche hederae Vaucher ex Duby
Succhiamele dell'edera

Orobanchaceae. Pianta erbacea annua, terofita parassita, alta 15-40 cm.Radici: fascicolate, trasformate in austori che parassitizzano l'apparato radicale delle piante ospiti.
Fusto ipogeo assente; fusto epigeo: cilindrico o più o meno angoloso, ingrossato alla base.
Foglie squamiformi, lanceolato-triangolari (4-6 x 13-20 mm), non fotosintetizzanti.
Infiorescenza a spiga dapprima densa quindi allungata (2-2,5 x 10-30 cm) con fiori ben distanziati fra loro; brattee lanceolato triangolari (3-4 x 14-18 mm) Fiori zigomorfi, simpetali; calice con lacinie lineari-lesiniformi (10-14 mm); corolla di (10-) 13-16 (-18) mm, glabra, giallo-brunastra; labbro superiore retuso-bilobo, labbro inferiore glabro; filamenti glabri o peli alla base;corolla con peli ghiandolari sparsi, brattee un po' rigonfie; antere glabre; stimma giallo. Fiorisce da aprile a maggio.Frutto: capsula loculicida.
Nei boschi misti in maniera discontinua fino al piano collinare 0-800: Parassita dell'Edera. La pianta è per lo più densamente peloso-ghiandolosa, a volte si presenta quasi glabra.
Dal greco Orobanche = "che stringe i legumi", composto di orobos=legume e anchein=soffocare, perché queste piante sono spesso parassite di Fabaceae

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