(fotografata a Rocca di Botte-monti Simbruini-Abruzzo
substrato: prato calcareo)

Poterium sanguisorba L.
SALVASTRELLA MINORE


Rosaceae. Pianta erbacea perenne, con forte rizoma legnoso che produce numerosi fusticini eretti, semplici, glabri, striati, angolosi con spigoli arrossati, spogli sotto l'infiorescenza, alti 20-50 cm.
Foglie basali grandi, imparipennate con 7-15 segmenti ovali o ellittici a margine dentato; pagina superiore verde scuro, glauca inferiormente. Quelle dei fusti pių piccole e gradatamente ridotte.
Fiori privi di corolla, riuniti in spighe dense e contratte a forma di capolino ovoide alla fine dei fusti.
Calice verdastro, formato da 4 piccole lacinie ovate a bordo porporino. Stimmi e stami svolgono la funzione vessillare.
I fiori posti in alto nell'infiorescrenza presentano per lo pių stimmi piumosi porporini (femminili); la zona centrale porta fiori ermafroditi; verso il basso i fiori sono maschili e mostrano numerosi stami dai filamenti rossi, allungati e ricadenti. L'infiorescenza inizia a maturare dal basso, facendo aprire per primi i fiori maschili, in seguito quelli femminili, questo serve per evitare l'autofecondazione. Fiorisce tra giugno ed agosto.
Il frutto č un piccolo achenio a 4 costole racchiuso dai resti del calice.
Specie comune nei luoghi aridi erbosi, specie tra gli affioramenti calcarei o marnosi, pių di rado in quelli silicei.(0- 2000 m)
Il nome del genere "sanguisorba" deriva dai termini latini "sanguis= sangue" e "sorbere=assorbire" con riferimento all'antico impiego antiemorragico su piaghe e ferite.

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