(fotografata a Monte San Martino - Monti Aurunci - Lazio)

Vicia angustifolia L.
Veccia nera

Fabaceae. Pianta annua polimorfa; foglie imparipennate, composte da 10-14 segmenti mucronati ellittico-ovali di 1,2 cm, terminanti in uno o pił cirri prensili. 1-2 fiori portati all'ascella delle foglie; fiore ermafrodita, dialipetalo zigomorfo, sub-sessile ascellare, papilionato; calice gamosepalo e denti subeguali , petali 5 rosso-purpurei, il superiore allargato e ripiegato in alto a 45° Frutto: legume brunoscuro-nero, liscio lungo 4-5 cm, di solito glabro. Fiorisce marzo- luglio.
Campi, bordi strada, prati fertili.(0- 1500 m).
Coltivata sin dal neolitico per l'alimentazione umana. Il seme, poco digeribile e poco appetitoso, veniva essiccato, macinato e mescolato a farina di cereali per la preparazione del pane; era ampiamente coltivata dai Romani come ottima pianta foraggera.
presente in tutte le regioni d'Italia come infestante le colture di cereali.
Il nome generico deriva dal latino "viere" o "vincire" (legare), in riferimento alla presenza dei cirri con cui molte specie si avvinghiano a un sostegno; il nome specifico significa "a foglie strette".

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